Paraoli per Auto: Cosa Sono, Come Sceglierli e Quando Cambiarli

I paraoli per auto sono fondamentali per il corretto funzionamento dei veicoli, poiché garantiscono la tenuta dei fluidi all’interno dei vari sistemi meccanici, evitando perdite e contaminazioni. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio cosa sono, come sono fatti, le principali tipologie disponibili, i loro difetti più comuni e quando è necessario sostituirli.

Noti anche come guarnizioni di tenuta, i paraoli sono dispositivi progettati per impedire la fuoriuscita di fluidi (olio, grasso, liquidi idraulici) e per proteggere le parti meccaniche da polvere, sporco e umidità. Sono comunemente impiegati in motori, trasmissioni, differenziali e altre parti mobili dell’auto.

Paraoli: Come Sono Fatti e Tipologie in commercio

Un paraolio è generalmente composto da tre elementi principali:

– Corpo in elastomero o gomma: garantisce flessibilità e resistenza alla temperatura e agli agenti chimici.

– Molla di tenuta interna: aiuta a mantenere la pressione sulla superficie di contatto, migliorando la tenuta.

– Anima metallica: fornisce rigidità strutturale e facilita l’installazione.

Alcuni paraoli possono avere rivestimenti speciali o doppie labbra di tenuta per applicazioni specifiche. Esistono infatti diverse tipologie di paraoli, a seconda dell’applicazione:

– Paraoli radiali (TC, SC, VC, VB, SL, ecc.): utilizzati negli alberi motore, trasmissioni e cambi. La sigla varia in base alla presenza di una o più labbra di tenuta e alla struttura del paraolio.

– Paraoli assiali: impiegati nelle guarnizioni di copertura e nei mozzi delle ruote.

– Paraoli a labbro singolo (SC, SA) o doppio (TC, TA): i primi sigillano un solo lato, mentre i secondi offrono una doppia protezione contro sporco e umidità.

– Paraoli con protezione antipolvere (TC, TB, DC, ecc.): integrano una barriera aggiuntiva per proteggere da detriti e agenti esterni. Vengono utilizzati in applicazioni dove è necessario impedire l’ingresso di polvere, sporco, acqua e altri contaminanti che potrebbero compromettere il funzionamento dei componenti meccanici come per esempio nei mozzi e cuscinetti. Questi paraoli presentano una labbro aggiuntivo che funge da barriera contro agenti esterni.

– Paraoli in PTFE (Teflon): più resistenti a temperature e pressioni elevate, indicati con sigle speciali come “BPT”. Vengono utilizzati principalmente in applicazioni ad alte prestazioni, dove è necessaria una tenuta superiore e una resistenza elevata a temperature, pressioni e fluidi aggressivi e sono progettati per garantire un effetto di pompaggio dell’olio ottimale, riducendo al minimo le perdite e migliorando la lubrificazione. Sono utilizzati nei utilizzati motori turbo e aspirati ad alto regime, dove le condizioni di temperatura e pressione sono estreme, oppure nei motori e nei riduttori di macchinari soggetti a carichi gravosi e condizioni ambientali difficili.

– Paraoli con senso di rotazione specifico: alcuni paraoli sono progettati per ruotare in senso orario o antiorario, mentre altri sono neutri e possono funzionare in entrambi i sensi. I paraoli possono avere un senso di rotazione specifico per garantire una migliore tenuta dell’olio o del grasso, riducendo al minimo le perdite e l’usura delle superfici di contatto. Questa caratteristica è ottenuta attraverso la progettazione del labbro di tenuta e delle eventuali scanalature elicoidali sulla superficie interna del paraolio. Alcuni paraoli sono progettati per ruotare in un senso specifico: in alcune applicazioni critiche (come motori ad alte prestazioni o trasmissioni automatiche), un paraolio con un senso di rotazione specifico aiuta a mantenere una perfetta lubrificazione delle superfici senza causare surriscaldamenti o attriti indesiderati.

Alcuni paraoli inoltre presentano delle micro-scanalature a forma elicoidale sulla superficie del labbro di tenuta. Queste scanalature sfruttano il movimento rotatorio dell’albero per creare un effetto pompante che spinge il lubrificante verso l’interno, riducendo il rischio di perdite. Se il paraolio viene montato su un albero che ruota in senso opposto rispetto a quello previsto, questo effetto viene meno e potrebbe verificarsi una perdita di lubrificante.

Un paraolio progettato per un determinato senso di rotazione subisce meno attrito e usura rispetto a uno generico, prolungandone la durata e l’efficacia nel tempo.

Misure dei Paraoli

Le misure dei paraoli sono generalmente espresse con tre valori fondamentali:

– Diametro interno (ID – Internal Diameter): rappresenta il diametro del foro centrale del paraolio, che deve combaciare con l’albero su cui è installato.

– Diametro esterno (OD – Outer Diameter): indica la dimensione esterna del paraolio, che si adatta alla sede in cui è montato.

– Spessore (W – Width): definisce la larghezza del paraolio, importante per garantire una corretta tenuta.

Le misure sono generalmente espresse in millimetri e seguono la notazione “ID × OD × W”. Ad esempio, un paraolio 40×55×7 indica un diametro interno di 40 mm, un diametro esterno di 55 mm e uno spessore di 7 mm. È essenziale scegliere la misura corretta per garantire una perfetta tenuta ed evitare perdite di olio o malfunzionamenti.

Principali Applicazioni

I paraoli sono utilizzati in diverse parti del veicolo, tra cui:

Motore (nel sistema di distribuzione)

– Paraolio dell’albero motore frontale: sigilla la parte anteriore dell’albero motore per impedire la fuoriuscita dell’olio motore dalla zona della distribuzione.

– Paraolio dell’albero/i a camme: situato all’estremità dell’albero a camme, evita la fuoriuscita dell’olio dalla testata e garantisce la lubrificazione corretta delle parti mobili.

Cambio e trasmissione:

– Paraolio dell’albero motore lato cambio: sigilla l’estremità posteriore dell’albero motore, impedendo perdite di olio nella zona della frizione.

– Paraolio della scatola del cambio: impedisce la fuoriuscita dell’olio lubrificante dalla scatola del cambio e garantisce una corretta lubrificazione degli ingranaggi interni.

Differenziale:

– Paraoli dei semiassi: impediscono perdite di olio dal differenziale nella zona di collegamento con i semiassi, assicurando la giusta lubrificazione e protezione dei cuscinetti e degli ingranaggi.

Mozzi ruota e sospensioni:

– Paraoli (o paragrassi) dei mozzi ruota: proteggono i cuscinetti ruota dalla contaminazione con acqua, polvere e detriti, assicurando che il grasso lubrificante rimanga all’interno e garantendo la lunga durata del cuscinetto stesso.

Principali Difetti e Problemi Comuni

Nel corso del tempo, i paraoli possono subire usura e deterioramento. Alcuni dei problemi più comuni includono:

– Indurimento della gomma: a causa dell’esposizione a temperature elevate e prodotti chimici.

– Deformazioni o tagli: dovuti a montaggi errati o a stress meccanici eccessivi.

– Perdite di olio: segnale evidente di un paraolio usurato o danneggiato.

– Accumulo di sporco e detriti: che può compromettere la tenuta.

Quando Sostituire i Paraoli?

È consigliabile sostituire un paraolio nei seguenti casi:

– Presenza di perdite di olio o liquidi sotto l’auto o nelle vicinanze delle parti sigillate.

– Rumori anomali o attriti eccessivi nei componenti meccanici correlati.

– Interventi di manutenzione programmata, come la sostituzione della cinghia di distribuzione o la revisione della trasmissione.

– Danni visibili al paraolio durante un controllo meccanico.

I paraoli sono componenti essenziali per il corretto funzionamento del veicolo e la loro efficienza influisce sulla durata e sulle prestazioni del motore e della trasmissione. Effettuare controlli regolari e sostituire i paraoli usurati è fondamentale per prevenire danni più gravi e costose riparazioni. Se noti perdite di olio o altri segnali di malfunzionamento, è sempre consigliabile rivolgersi a un meccanico esperto per una diagnosi accurata e un’eventuale sostituzione.

Tra i principali produttori di paraoli di alta qualità troviamo marchi come Corteco, Elring, SKF, e Victor Reinz. Questi brand sono riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità dei loro prodotti, utilizzati sia in ambito automobilistico che industriale.

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