Bobine Accensione: i “trasformatori” dell’impianto di avviamento
Dopo aver parlato delle candele di accensione e dei cavi candele, andiamo a chiudere il cerchio per quanto concerne il sistema di accensione nelle vetture con motore a benzina andando a parlare delle bobine di accensione. Come abbiamo già avuto modo di vedere parlando degli altri componenti prima elencati, la funzione principale delle bobine di accensione è quella di trasformare la bassa tensione della batteria del veicolo (solitamente 12V) in alta tensione (fino a diverse migliaia di volt) necessaria per creare una scintilla nelle candele. Questa scintilla è adoperata per accendere la miscela aria-carburante presente nei cilindri del motore, permettendo così la combustione e la produzione di energia meccanica.
Bobine accensione, funzionamento e composizione
La bobina di accensione quindi agisce come un trasformatore. Questa si compone di due avvolgimenti di filo di rame, uno primario a bassa tensione e uno secondario ad alta tensione. Quando la corrente passa attraverso l’avvolgimento primario, genera un campo magnetico e quando questa si interrompe il campo magnetico collassa, inducendo un’alta tensione nell’avvolgimento secondario. L’alta tensione viene poi trasferita alla candela di accensione attraverso i cavi, creando una scintilla che innesca la combustione del carburante.
Le tipologie di Bobine accensione
Esistono diverse tipologie di bobine di accensione, ognuna progettata per soddisfare esigenze specifiche dei motori:
Bobina singola: ogni cilindro ha la propria bobina;
Bobina doppia: una bobina è utilizzata da due cilindri, generando scintille simultanee:
Bobina multipla: un unico corpo che contiene più bobine, una per ogni cilindro;
Bobina diretta: come si può facilmente intuire, si tratta di una bobina che monta direttamente sopra la candela, senza utilizzo di cavi;
Bobina integrata: è il caso in cui la bobina è ingegrata in un altro componente elettronico, come per esempio può essere un modulo di accensione.
Bobine accensione, difetti e cause
Le bobine di accensione guaste possono essere causate da diversi fattori, i più comuni dei quali sono il surriscaldamento (il calore eccessivo può danneggiare gli avvolgimenti interni e i componenti elettronici), l’umidità e la corrosione (possono interferire con il passaggio della corrente elettrica), le vibrazioni del motore (possono causare danni meccanici alla bobina), il sovraccarico elettrico (se ad esempio la batteria o l’alternatore erogano una tensione superiore a quella necessaria), le candele difettose (possono alterare la resistenza delle bobine) ed in casi molto più rari, per fortuna, difetti di fabbricazione, trattandosi pur sempre di un componente elettronico.
Quando una bobina è difettosa, i principali effetti che possono essere riscontrati sono difettosità nell’avviamento e perdita di potenza specie in fase di accelerazione, oltre ad effetti secondari ma non meno importanti come l’aumento del consumo di carburante e delle emissioni di scarico. Un’anomalia di una bobina generalmente viene segnalata anche sul quadro strumenti con l’accensione della spia check motore.
A livello di manutenzione, le uniche accortenze che si possono tenere sono quelle di un’ispezione regolare sia delle bobine stesse che dei cavi e delle candele, ma anche della batteria, oltre ad assicurarsi che l’ambiente di fuzionamento non presenti evidenti condizioni di umidità.
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